E poi ci sono io

12.2.18

Titolo: E poi ci sono io
Autore: Kathleen Glasgow
Editore: Rizzoli
Anno: 2017
Pagine: 442
Prezzo: 19,00


Trama:

«Tutto quello che si rompe, comprese le persone, si può aggiustare. Ecco come la penso io»
A soli diciassette anni, Charlotte Davis ha già trovato un rimedio per calmare la sofferenza che prova. Per non pensare all’amato padre che ormai non è più con lei, per non pensare alla sua migliore amica che l’ha lasciata, per non pensare a una madre che da molto tempo non la capisce, a Charlie basta avere a portata di mano un pezzo di vetro. Un coccio di bottiglia, un gesto secco, un taglio sulla pelle: e dentro si fa largo una specie di sollievo. Charlie è ricoverata in un istituto psichiatrico di St. Paul, nel Minnesota, un microcosmo abitato da altre ragazze come lei, ragazze sole, ognuna un mondo da decifrare, ognuna intrappolata in un diverso dolore. Boccioli di donne ancora troppo chiusi, duri, terrorizzati dall’aprirsi alla vita, sprovvisti di misure di difesa e dunque trascinati via dalla corrente dell’autolesionismo. Le ragazze tra di loro si prendono in giro, si raccontano, immaginano il futuro, c’è chi vorrebbe uscire di lì e chi invece vuole restare al riparo di quelle mura. Charlie, al momento delle dimissioni, non sa dove andare, dato che la madre non la vuole con sé. Sarà allora nella lontana Arizona, dove il sole è rovente e un amico l’aspetta, che potrà provare a riconquistare uno spazio di gioia e nuovi progetti. Il lavoro in una tavola calda e certi inattesi incontri sono linfa benefica, ma quel suo debole entusiasmo viene deluso in fretta: per ricominciare davvero, allora, cosa serve? E poi ci sono io è una storia viscerale, aspra e dolce come i diciassette anni di Charlie, un romanzo che parla di adolescenza con onestà, guardando dritto negli occhi di chi pensa di non farcela e crede di essere destinato a scivolare per sempre; è una storia fatta di cadute, improvvise speranze e ripartenze, che ci ricorda quello che siamo stati e quale coraggio serve per riprendere la strada.


Recensione:

In questo periodo sto leggendo davvero pochissimo, o meglio, ci provo, ho iniziato un sacco di libri, ma quello di cui vi parlo oggi è uno dei pochi che ultimamente sono riuscita a terminare.
La trama di questo libro mi ispirava tantissimo, ammetto però, che la scelta del titolo italiano, non mi ha fatto impazzire. Per la storia raccontata dalla Glasgow, era sicuramente più indicato mantenere il titolo originale ("Girl in pieces"), secondo me.
Parlandovi brevemente della trama, "E poi ci sono io" racconta la storia di Charlie, una ragazzina che all'inizio del libro si trova ricoverata in un istituto psichiatrico, dopo aver tentato il suicidio. Charlie sente il forte bisogno di farsi del male, tagliandosi, perchè la sua vita familiare, le amicizie, e alcune cose che le sono capitate, essendo stata costretta per un periodo a vivere per strada, le procurano molta sofferenza.
La storia inizia appunto con la protagonista ricoverata, e ne segue poi il suo percorso di rinascita, dal momento delle sue dimissioni, in cui si trova completamente spaesata, persa e sola (perchè sua madre non è sicuramente una figura su cui fare riferimento), fino al momento in cui deve prendere in mano la sua vita e cercare di cavarsela da sola.
Il che vuol dire, per lei, ricominciare da capo, e per lei è tutto nuovo, il semplice fatto di procurarsi da mangiare, il dover trovare un posto in cui stare, o dei vestiti da indossare. Tutte le più piccole cose, che possono sembrare banali, per lei sono un enorme ostacolo, e un problema da risolvere, facendo tutto da sola, o quasi.

Questa è stata una lettura interessante, sebbene mi immaginasi la storia un po' diversamente, tanto che, durante la lettura, in certi punti, faticavo a capire dove l'autrice volesse andare a parare, con la vita di Charlie.
Il male di cui Charlie soffre, è ben chiaro, viene urlato forte, soprattutto all'inizio. Alcune descrizioni possono risultare un tantino cruente, ma sono molto realistiche, impressionano e rispecchiano quella che immagino possa essere la realtà per chi soffre dello stesso male di Charlie.

La cosa che non ho compreso al 100%, è stata la parte riguardante la migliore amica di Charlie, di cui mi aspettavo che l'autrice ci desse maggiori delucidazioni nel finale. Viene richiamata tantissimo nel libro, è una parte importante della vita e anche della sua caduta di Charlie, il libro viene farcito di indizi su di lei, ma sostanzialmente, ci viene alla fin fine detto poco nulla. Mi aspettavo davvero che l'autrice spiegasse meglio il legame tra le due ragazze, e che il finale andasse in un modo differente.

Anche il rapporto "malato" che Charlie instaura con uno dei personaggi del libro, una persona che lei incontra in questa sua nuova vita fuori dall'ospedale, mi ha lasciato un senso di incompletezza.  Non so perchè, ma non ho avvertito una vera e propria conclusione a quella parte della vicenda, ecco.

Charlie è una ragazzina molto forte, con la sua giovanissima età ha subìto tanti traumi, e riesce a capire, o meglio ci prova, cosa sia meglio per lei e per guarire, e con il poco che ha, tenta con tutta sè stessa di sopravvivere. Mi aspettavo però, una maggiore caratterizzazione del suo personaggio, qualcosa di più concreto sul nuovo percorso che affronta, rispetto alla tematica centrale della storia.

Sullo stile utilizzato dalla Glasgow, nulla da dire, la narrazione avviene dal punto di vista di Charlie e la penna dell'autrice è lineare e scorrevole, il romanzo si legge abbastanza velocemente.

Nel complesso, il romanzo mi è piaciuto, sebbene mi aspettassi qualcosa di più studiato, e magari costruito un po' meglio, vista la tematica importante e delicata che l'autrice va ad affrontare.

Valutazione:
♥♥♥ / e mezzo

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